Qual è la tua benzina?
BENZINE: un percorso alla ricerca della propria energia mentale.
Locandina mostra Benzine |
Dal 19 Febbraio al 24 Marzo 2013 si è tenuta in Triennale di
Milano la mostra BENZINE le energie della tua mente; una mostra per capire le
energie della mente e la loro importanza nella contemporaneità rispetto al
passato. L’esposizione è stata ideata e prodotta dalla Fondazione Marino
Golinelli in partnership con La Triennale di Milano, curata da Giovanni Carrada
e Cristina Perrella. Il concept dell’allestimento invece è attribuito a Iosa
Ghini Associati. La grafica è stata curata da Raffaella Ottaviani e Maria
Teresa Pizzetti.
Arrivati alla mostra, di primo acchito, si rimane spiazzati
poiché ci si ritrova immersi in un laboratorio, pieno di bambini, disegni e
colori. Superato il laboratorio, si individua il percorso che si è invitati a fare, il
quale si suddivide in sette ambienti successivi non separati, ognuno dei quali
presenta una benzina (l'arte, le idee, la creatività, gli altri, il nuovo, il saper imparare, la passione), tutto l'allestimento ha una forte impronta didattica, per ogni energia infatti sono presenti un video esplicativo, una serie di pannelli ed un'opera, che cristallizza il perfetto uso dell'energia mentale in questione. Questi tre livelli di lettura trovano anche un riscontro spaziale, sono infatti presenti dinamiche dispositive spaziali ricorrenti, enfatizzate dalla presenza di cubi in legno grezzo che invitano tacitamente, facendo leva sulla curiosità, ad entrare, sostegni leggeri con gigantografie e proiezioni su pareti. L'unica pecca, che ci è parso di riscontrare nel sistema espositivo, riguarda la dislocazione dei vari step, infatti essendo spesso presenti audiovisivi o elementi luminosi, questi talvolta cozzavano tra loro rendendo difficoltosa la comprensione, o nel caso di luci addirittura irritante la visione. Molto azzeccata risulta, a mio parere, la grafica a pavimento sobria e leggera, che orienta ed indirizza senza essere troppo invasiva, così come lo spazio adibito a lettura, dove sono presenti una serie di spunti letterari e dei fantastici pouf morbidi e colorati, che invitano a rilassarsi in compagnia di un buon libro.
A parte queste considerazioni generali sulle modalità organizzative ed espositive della mostra, passando da un ambiente all'altro ci si accorge di come il percorso costituisca una progressiva presa di coscienza di noi stessi e del contesto temporale e spaziale in cui siamo immersi. La prima benzina è rappresentata dall'arte. In questa, immaginazione e percezione comunicano, si intersecano, si attivano e riattivano a vicenda dando luogo ad una produzione in grado di aprire uno sguardo nuovo sul mondo. La percezione del mondo è fondamentale, quello che vediamo e come ci muoviamo nel nostro spazio costituiscono la materia prima che stimola la nostra elaborazione immaginativa permettendoci di andare oltre i limiti del nostro vissuto sensibile, ponendo davanti ai nostri occhi qualcosa di nuovo e profondo, ricco di nuovi e fecondi significati. Poi ci sono le idee, già non un'idea, quella vincente, ma tante idee, che nascono nella nostra testa e sono libere, condivise e volte al progresso. Le idee devono essere il motore dell'innovazione e per fare ciò non devono essere protette o nascoste. La creatività, ben diversa dalla fantasia, è una delle benzine più importanti. Rappresenta la capacità di connettere le cose, tuttavia le idee geniali non vengono all'improvviso, ma dopo anni di allenamento! L'illuminazione, "l'eureka" di Archimede è solo il penultimo passo di un processo più lungo che prevede prima la ricerca di un problema, il suo studio, l'approfondimento, una certa apertura mentale e anche un po' di relax, si proprio così, perché le idee geniali arrivano quando la mente si distende ed ha il giusto tempo per incubare tutto il lavoro svolto e le ricerche fatte. La quarta benzina sono gli altri; come disse John Donne "Nessuno è un'isola", è dall'insieme delle menti che crescono e si sviluppano le idee; l'interazione favorisce il proliferare della creatività. Penso che sia straordinario, in questa sezione, il filmato di Marinella Senatore “Variations” del 2011, l’intera trama
di un film cresce e si sviluppa in diretta, attraverso l’interazione di un
gruppo decisamente largo di persone, non ci sono tentativi di prevalere, ma
solo cooperazione verso un unico scopo, il risultato è a dir poco eccezionale;
i personaggi crescono e si dettagliano nelle loro menti fondendo i pensieri di
tutti. Credo che questa sia, tra le opere scelte, quella che in modo più
diretto mostra la forza dell’energia trattata, ci mostra il potere
degli altri. L’energia del nuovo ci esorta a vivere nel nostro tempo, a seguire
il cambiamento ed a viverlo. I cambiamenti ci affascinano e spaventano, ma non
vanno vissuti come qualcosa che inesorabilmente bussa alla porta, vanno invece
capiti per poterci sincronizzare con essi. Dobbiamo dunque essere spronati dal
nuovo, ripudiando gli atteggiamenti passivi e di incondizionata accettazione.
La sesta benzina è saper imparare, tocca un tema decisamente delicato, quello
dell’istruzione. Frequentemente l’insegnamento si basa sul mero apprendimento
di alcune capacità in modo uguale e standardizzato da parte di tutti gli
individui, tuttavia nel contesto attuale questo non serve più. Il lavoro del
domani è qualcosa che oggi non esiste, chi studia oggi deve essere perciò
preparato al fatto che domani dovrà essere il creatore del proprio lavoro,
dovrà affrontare problemi oggi non prevedibili e coltivare capacità oggi
inesistenti. L’apprendimento di nozioni memoniche non è più la via corretta,
l’insegnamento deve sviluppare l’iniziativa, il pensiero critico e la
creatività, solo così si formeranno menti capaci di affrontare il mondo di
domani ed il cambiamento. L’ultima energia esposta è la passione, ovvero ciò
che ci rende speciali e non automatizzabili. Questa è l’energia della nostra
mente che assomiglia di più ad una vera e propria benzina, è la motivazione che
ci spinge a tirar fuori noi stessi, ovvero un’emozione, che serve a soddisfare
i bisogni di autorealizzazione ed autostima. Solo la passione stimola la
creatività, perché pone dei traguardi che riguardano i nostri interessi
personali e non quelli di altri, non legati a noi.
Alla fine di questo percorso si è decisamente più consapevoli, soprattutto della nostra situazione; infatti ci troviamo in un mondo che cambia con velocità supersoniche, senza lasciarci il tempo di cambiare con lui ed adattarci, è il mondo della precarietà e dell' incertezza e solo un atteggiamento proattivo può farci non solo sopravvivere, ma vivere nel nostro tempo. Questa mostra è un'esortazione all'uomo all'uomo contemporaneo per attivarsi, per essere cittadino creativo, consapevole di sé e della propria forza, che deriva dall'energia giusta, la carica che ognuno deve trovare. In questo sta la forza di questa esposizione, nel riuscire ad unire arte, scienza e tecnologia al fine di aiutare i cittadini di ieri, oggi e domani a trovare la propria benzina, perché la verità è che tutta l'energia di cui abbiamo bisogno è già dentro di noi, dobbiamo solo farla uscire!
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