mercoledì 13 novembre 2013

Turf

New York, 1929. La Grande Mela, alle porte della crisi economica e in pieno proibizionismo, è il teatro di una ferocissima lotta senza quartiere. Gangster, alieni, giornalisti, vampiri, mostri e mille altre diavolerie si intrecciano e si scontrano in un audacissimo e coinvolgente mash-up firmato Jonathan Ross e Tommy Lee Edwards


Le opere audaci mi piacciono. Apprezzo gli autori che sanno osare. Quelli che scommettono su cocktail assurdi e riescono a dargli un buon gusto, a farli stare in piedi. Certo, dietro l'angolo c'è sempre il caro vecchio detto de "Il troppo stroppia" e spesso certi mix improbabili danno adito a cozzaglie inconsumabili, ma non è il caso dell'opera di cui andrò a parlare.
In questo post parlerò di un vero e proprio pastiche di generi e temi differenti. Una miscellanea di personaggi che soltanto una sceneggiatura controllata e solida poteva riuscire a tenere insieme. Parlerò di Turf, scritto da Jonathan Ross e disegnato da Tommy Lee Edwards, miniserie di 5 volumi, riuniti in un volume della collana 100% Panini Comics.
Ambientato nel 1929 a New York, in pieno proibizionismo, il fumetto si configura come una storia di lotta tra fazioni rivali per il controllo della città. Fin qui sembra un film di De Palma o di Scorsese. Tutto già sentito e tutto già visto, se non fosse che i signori in questione, Ross e Edwards, spingono sull'acceleratore della fantasia e della follia e finiscono per regalarci qualcosa che, di comune, non ha proprio un bel niente.
Infatti, la New York che si affaccia alla crisi, quella dei festini e della lotta al racket degli alcolici, città viva e incontrollabile, se la contendono: gangster (e fin qui tutto bene), vampiri ( e qui iniziamo a storcere il naso) e alieni! ( e qui abbiamo sbroccato).
Tutto inizia quando una giovane reporter, Susie Randal, stanca di occuparsi di cronaca rosa, segue una pista tra gli intrighi della criminalità organizzata. Susie, insieme al suo fidato fotografo Dale, scopre che il clan di Don Bava è stato brutalmente massacrato nella sua sede al Biltmore Hotel.
Le stragi si susseguono e le bande criminali sono in ginocchio. Dietro a questa ondata di violenza c'è la famiglia Dragonmir, un'antichissimo clan di vampiri, decisa a risvegliare "L'Antico", sterminare gli umani e impadronirsi di New York.Niente male come programma.
Mentre Susie continua le sue indagni, mettedosi sempre più nei pasticci, Eddie Falco, signore delle malavita newyorkese, non ci sta a sottomettersi ai nuovi arrivati e cerca alleati per lo scontro con i Dragonmir.
Eddie, gravemente ferito, troverà in seguito un alleato fortissimo e molto sui generis, ovvero l'alieno Squeed precipitato sulla terra con la sua navicella.
Man mano che le relazioni tra i personaggi si rafforzano e le alleanze si consolidano, con questo tripudio di figure ed eventi bizzarri, il volume si avvia verso il folgorante scontro finale che ci svelerà il destino della Grande Mela. Un racconto tutto da gustare.


Turf è un'opera ambiziosa, non solo nel suo concepimento e nello spregiudicato mash-up, ma anche per quanto riguarda la profondità dei dialoghi e della narrazione. Siamo di fronte ad un fumetto che non si legge in due minuti, ma che è una vera e propria "lettura". I testi occupano uno spazio importante, senza tuttavia soffocare le immagini.
L'opera segue un taglio cinematografico, le azioni si susseguono in modo rapido e fluido, i due autori si concentrano sui particolari, sulle parole, sugli sguardi. La cura per i dettagli e la qualità della sceneggiatura rende tutto assolutamente credibile e coinvolgente. A proposito di questo, gran merito è da riferire ad Edwards che con il suo stile semplice, raffinato e dinamico si adatta bene ad ogni tipo di situazione.
I personaggi sono ben caratterizzati, le scene degli scontri sono sempre accattivanti al punto giusto e non mancano i colpi ad effetto: tra cannoni laser, revolver, mostri giganteschi e morsi alla giugulare ce n'è davvero per tutti i gusti!




In conclusione, Turf colpisce nel segno ed è l'esempio che è sbagliato giudicare un'opera a priori dai suoi temi o dalla sua "copertina". Mafia, vampiri, alieni, giornalisti non potevano convivere in modo più bilanciato e strutturato. Ross, al suo esordio nel mondo fumettistico, scrive un trama solidissima e si districa bene tra la voce narrante in terza persona e i dialoghi in individuali. Edwards costruisce delle ottime tavole, oscillando tra toni fumosi e gotici ed esplosioni di azione di notevole impatto. Un'opera che, pur non essendo un capolavoro assoluto, coinvolge, diverte e si fa apprezzare per l'ottima qualità di fattura.


6 commenti:

  1. E' così trash che quasi mi attira. Quasi.

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    1. ahahahaha...bè va preso per quello che è!;) però nella sua bizzarra e trashissima idea è un bel prodotto. Far star insieme tutte quelle diavolerie senza farti venir voglia di lanciare il volume fuori dalla finestra non era facile e direi che gli autori ci sono riusciti bene!;)

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    2. Trash... direi che è un tipo!
      Penso proprio che lo leggero :)

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    3. eh già!! Infatti è un'opera da prendere proprio per quello che è e apprezzarla per la sua audacia. Consiglitissima!;) Quando la leggerai mi saprai dire!;)

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  2. L'avevo adocchiato già l'anno scorso a Lucca l'anno scorso, poi non so perché non lo comprai (in realtà lo so, è perché sono un cretino, l'avevo anche trovato a 5 euro). Se mi ricapita in offerta in qualche mercatino dell'usato non me lo farò scappare.

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    1. Ciao Dario!!
      5euro era un ottimo prezzo in effetti!! L'opera in se è nettamente consigliata, se ti attirano questo genere di storie e ti pacciono le operazioni coraggiose, questa di Ross ed Edwards, a mio parere, è riuscita molto bene! Se lo troverai mi saprai dire che ne pensi!
      A presto Dario e grazie come sempre per la partecipazione!

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