giovedì 4 settembre 2014

Rinnovare le scuole per il futuro

Un programma di sviluppo e riqualificazione dell'edilizia scolastica che riconsidera la posizione e l'importanza della scuola non solo come centro formativo, ma punto di riferimento per la socialità all'interno del tessuto cittadino.


Arriva ormai alla terza fase di attuazione il programma di riqualificazione "Rinnovare le scuole per il futuro" attuato in Portogallo a partire dal 2007. Lo scopo del programma è quello di rinnovare gli edifici scolastici al fine di trasformarli in centri comunitari, caratterizzati in quanto tali, funzionali ed in relazione con il territorio in cui sono collocati. Il progetto si muove quindi attraverso la riqualifica di poli esistenti e la creazioni di nuovi complessi.

Per capire meglio da dove nasce questa esigenza bisogna fare un passo indietro. Dal 1963 in avanti l'edilizia scolastica prese a modello il caso britannico, adattandolo alle esigenze portoghesi specifiche. Si scelse quindi la prefabbricazione leggera e l'edificio-tipo, questo permetteva costi minori e quindi la creazione di un maggior numero di strutture. Questo programma ha accompagnato la lenta corsa verso la democrazia, conclusasi il 25 aprile 1974, con la Rivoluzione dei garofani. Gli edifici del Nuovo Stato invece assunsero un carattere formale, monumentale e gerarchico all'interno del tessuto urbano. 
Gli edifici scolastici frutto di un progetto-tipo generale, invece non impattavano minimamente sul territorio circostante, risultavano uguali in tutto il Paese e quindi non dialogavano se non in minima parte con il tessuto urbano. Dopo il 25 aprile la tipologia a padiglione, seppur mancasse della forza e della retorica tipica delle scuole del Regime, divenne il principale sistema costruttivo per l'edilizia scolastica. Anche durante gli anni '70 e '80 rimase il paradigma vigente quando l'aumento dell'obbligo di istruzione portò ad un necessario incremento degli edifici scolastici. 

Queste premesse portano ad individuare come a distanza di tempo gli edifici a padiglione non abbiano saputo diventare un punto centrale all'interno delle comunità locali, questo aggiunto alla scarsa qualità costruttiva le ha portate a un rapido deterioramento. Questa situazione quindi ha costretto un ripensamento generale dell'edilizia scolastica Portoghese, che riprende come elemento centrale l'impatto e la relazione tra edificio e quartiere.
Parque Escolar, società pubblica promulgatrice e sviluppatrice di Rinnovare le scuole per il futuro, si pone quindi come sfida proprio la dimensione pubblica di quest spazio.
I postulati su cui si basa la richiesta fatta ai progettisti coinvolti sono: lo sviluppo di una progettazione opposta a quella della scuola-tipo e il learning street. Essenzialmente quindi ogni scuola deve costituire un caso a parte e peculiare e porsi come luogo di incontro e formazione per la cittadinanza.

Le vittorie di questo programma però non sono solo a parole. Nel 2013 il progetto di Pedro Domingos per il Polo Scolastico di Server do Vouga è stato insignito del Premio FAD, uno dei più prestigiosi della penisola iberica.
Il progetto è frutto di un attento recupero ed ampliamento della struttura esistente, 4 padiglioni a pianta quadrata ed palazzetto dello sport. Seguendo il programma Parque Escolar, l'architetto ha riqualificato le 5 strutture esistente ed ha aggiunto una serie di spazi didattici mancanti, ciò che risulta peculiare in questo specifico lavoro è la creazione di una vera e propria cittadella della cultura. Un campus capace di accogliere le scuole elementari e medie, oltre che gli impianti sportivi. 



In un contesto rurale come quello di Server do Vouga, un centro polifunzionale, dotato di spazi ricreativi, piazze e strutture educative diventa un vero e proprio centro attrattivo e di ritrovo per tutta la cittadinanza. Rappresenta il raggiungimento di una concezione democratica di istruzione, in opposizione con l'edilizia d regime. Particolare attenzione è stata rivolta dall'architetto anche alle esigenze di accessibilità. Rampe e camminamenti prendono vita e collegano i vari edifici e le varie aree. 




In soli sette anni quindi il progetto di Parque Escolar ha saputo rispondere in modo efficace alle esigenze educative e sociali richieste intervenendo su centinaia di scuole in condizioni disagiate. I progetti inoltre, come si vede dall'esempio citato, non trascurano la qualità architettonica e le scelte materiche, oltre al fatto che pongono una forte attenzione alle esigenze didattiche ed educative.

Un programma di questo tipo, che si pone come macro progetto declinabile nelle singole esigenze, potrebbe essere praticamente esportato ovunque proprio per la sua attenzione alla localizzazione ed al sito di progetto. Anche in Italia dove attualmente le problematiche in relazione agli edifici scolastici ed in generale al sistema scolastico sono così attuali. 
Si tratta di rivalutare l'edificio scolastico e in generale l'istituto scolastico nella città e nell'immaginario collettivo. Sdoganarsi in un certo senso dalle limitazioni stesse che si pongono con la definizione di scuola. Creare luoghi non solo per studenti e professori, ma che fungano da incontro generazionale, punti di ritrovo, di scambio, dove sia piacevole passare il tempo libero e non solo dove si è costretti ad andare.

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