martedì 15 ottobre 2013

Local


Un  percorso attraverso noi stessi alla ricerca del significato del viaggiare e del sentirsi a casa.




"Alla fine, la sola cosa che contava era come la pensavo io. Le mie risposte alle mie domande. Ci ho messo molto tempo a capirlo. E, col tempo ho imparato a stare bene con me stessa."



Il tema del viaggio è sicuramente uno dei must della letteratura, ne troviamo traccia fin nei miti, nella letteratura classica, nelle opere di Omero, Dante, Manzoni fino a quelle più vicine a noi. Tendenzialmente viene sempre associato ad un percorso di crescita, scoperta e maturazione. Attraverso il viaggio fisico, reale, il protagonista può compiere un viaggio mentale che lo porta alla scoperta del proprio io, delle proprie debolezze e paure. Local, scritto da Brian Wood e disegnato da Ryan Kelly, è la storia di un viaggio, anzi di tanti piccoli viaggi, fisici e reali ma sopratutto spirituali. La protagonista è un'adolescente problematica Megan Mckeenan, fin qui non sembra nulla di nuovo. Tuttavia fin dalle prime pagine siamo immersi in piccoli scorci della sua esistenza, ogni capitolo ci fornisce un piccolo frammento della sua vita ma anche il pezzo di un mosaico che alla fine del racconto ci permetterà di ricostruire e capire questo personaggio sfaccettato, complesso ed in continua evoluzione e ridefinizione. In questo modo viene rotta la struttura "lineare" spesso tipica romanzi di formazione, a favore di una serie di episodi autoconclusivi temporalmente progressivi. Infatti attraverso questi 12 capitoli che rappresentano 12 anni e differenti posti, Megan si evolve passando da quella che all'inizio ci sembra una ragazzina problematica incapace di scegliersi dei buoni compagni ad una donna consapevole dei propri errori, ma sopratutto di se stessa. 



Accanto a Megan, protagonista decisamente predominante, vediamo altri personaggi ben caratterizzati. In primis c'è la madre. Fino alla sua morte non ne sappiamo nulla, ma successivamente attraverso i ricordi della ragazza riusciamo a esplorarla almeno in parte. Personalmente me ne ero fatta un'idea totalmente sbagliata, quando si inizia a leggere Local e si entra in contatto con un'adolescente fuggita da casa, subito mi è venuto spontaneo pensare che alla base di questo comportamento ci fosse una sorta di incomprensione con i propri genitori. Inoltre non comparendo mai, mi era riuscito spontaneo pensare che non vi fosse nessun tipo di rapporto o legame con questa figura. Ma in realtà non è così e credo che questo sia davvero un passaggio interessante di questo racconto. La madre rappresenta la spinta di propulsione di Megan, la sua ragione di ricerca di se stessa e di un posto da chiamare casa. La madre infatti vive in una condizione fisica di staticità data da un matrimonio che le ha bloccato ogni possibilità di libertà e apertura verso il mondo. Essa ripone nella figlia tutte le sue speranze e i suoi desideri, consapevole che, come lei, Megan non poteva essere felice in quella condizione limitativa. Questa certezza la percepiamo facendo la conoscenza di Nicky, il cugino di Megan. Egli rappresenta esattamente ciò che la ragazza sarebbe diventata se non fosse partita. Nicky sfoga nella violenza tutta la frustrazione derivante dallo stare in un contesto sociale che non gli permette di esprimersi pienamente. Altro personaggio interessante ed a mio parere spaventoso è Matthew, il fratello di Megan. Fin da piccolo viene plagiato dal padre, per lui un modello di riferimento indiscusso, che lo istiga all'odio verso le donne e lo inizia all'alcool. Questo ragazzo cresce senza la capacità di rapportarsi con gli altri e non riuscirà mai ad accettare pienamente la morte del padre. Questo fatto infatti fa collassare Matthew che si trova da solo con la madre con cui ha un pessimo rapporto, mentre Megan continua le sue peregrinazioni pienamente approvate e sostenute dal genitore. La morte della madre rappresenta un'ulteriore ferita per il ragazzo, anche se sembra più un riportare a galla il dolore della morte del padre mai superata in un vortice di ricordi di infanzia.
Tutta questa vicenda si svolge in paesaggi urbani americani ed attraverso piccoli oggetti che prendono senso nella vicenda per la protagonista ed anche per il lettore poichè rappresentano frammenti di storie e ricordi. Questo lo vediamo molto bene nell'episodio ambientato a Toronto, dove una giovane artista, Nancy Bai, ricompone la vita di Megan in un'esposizione attraverso i suoi oggetti personali cercando quindi di interrogarsi su chi sia veramente Megan. Ma l'importante è la storia associata all'oggetto e non l'oggetto in sè, ciò che conta è quello che essi sono stati per chi li ha vissuti, ovvero Megan ed il lettore che attraverso la narrazione ne ha fatto esperienza.
Il disegno assume un'importante ruolo, sostituendosi quando necessario alle parole nella comunicazione dei sentimenti della protagonista. Così narrazione e tratto grafico si bilanciano complessivamente in funzione dei segmenti di storia.
Per concludere, questo fumetto ci mostra un viaggio, un percorso di crescita e maturazione, ma ci costringe ad immergerci in queste situazioni ed a riflettere sul nostro viaggio. Insieme a Megan ci troviamo anche noi, non più solo lettori, a cercare il significato del viaggiare e degli incontri che si parano sul nostro cammino alla ricerca forse di un posto dove sentirci a casa, dove trovare finalmente un equilibrio, dove poter tornare dopo aver trovato risposta alle nostre domande, alle nostre paure ed al nostro vivere.



"Mamma pensava che la libertà fosse il dono più grande che potesse farmi. Ma per me il dono più grande è questa casa. Un posto dove ritornare al momento giusto."

8 commenti:

  1. Local mi è sembrato molto intenso. Forse per questo che mi ha colpito

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  2. grazie per il commento! Anche a me ha appassionato e coinvolto molto! Sono pienamente d'accordo con te riguardo l'intensità della narrazione :)

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  3. Bellissima recensione!
    ...ma è uscita un'edizione italiana? (scusate l'ignoranza...)
    Un caro saluto.
    Orlando

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  4. Grazie per il commento ed il complimento! Sisi è in italiano, anche se non è così comune da trovare come volume:) Tuttavia la sua ricerca ne vale certamente la pena a mio parere:)
    Saluti,
    Valentina

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  5. Ah, Orlando, se ti dovesse interessare lo puoi trovare su amazon in lingua italiana edito Double Shot, edizione del 2010:) Non so se lo hai già letto in lingua originale, ma se invece ti interessasse, tramite amazon è più semplice, poichè in fumetteria è abbasta difficile da trovare. Almeno per quanto riguarda la mia esperienza :) Grazie ancora e sempre tanti complimenti al tuo blog, che seguiamo molto volentieri!
    Valentina

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    1. Grazie per le informazioni Valentina :)
      Se è uscito per Double Shot, non avrò problemi a procurarmelo.
      Grazie ancora e ricambio di cuore i complimenti!
      A presto
      Orlando

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  6. La storia sembra interessante, ma il disegno non è il mio genere.

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  7. Grazie per il tuo commento! I disegni sono una cosa molto soggettiva :) però la storia è molto bella!

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